Celestino Turletti

Turletti Celestino

Torino 1845 / Torino 1904

Maler, Steinsetzer
Biografia

da A.M. Comanducci

Nato a Torino il 19 febbraio 1845, morto a Torino il 23 giugno 1904. Secondando la volontà del padre, studiò legge e nel 1879 era notaio in un piccolo villaggio della Val di Lanzo. Attratto dall'arte - che aveva studiato alla Accademia Albertina allievo di Enrico Gamba per il disegno, di Andrea Gastaldi per la pittura e di Agostino Lauro per l'incisione, perfezionandosi poi a Firenze - vi si dedicò interamente. Vigoroso esecutore di quadri di genere e valente acquafortista ebbe notorietà e vasta clientela. Nelle sue opere si apprezza la sottile, elegante comicità, lontana dalla caricatura, ma che rivela una profonda conoscenza delle piccole miserie dell'umanità. Mediante l'incisione riprodusse parecchie opere antiche e moderne. A Torino nel 1880 espose: "Ritratto in costume", attualmente conservato nel Museo Civico di quella città; "Martiri della grammatica"; "La vigilia dell'Epifania"; "Monsignore assisterà alla rappresentazione"; "Burattinaio"; "Voglio emendarmi" e "Piazza Maria Formosa a Venezia"; a Milano, l'anno seguente, "Questua delusa"; nella stessa città nel 1883, "L'arrivo"; nel 1886, "Natale in convento". Altre sue opere sono: "Memento"; "Fuoco d'arte non fa bollir la pentola"; "Andiam pel mondo"; "Il magnano di Torino"; "Nel tempio di Bacco"; "L'onomastico del confessore"; "Varigotti"; "Nel frutteto", ultimo lavoro. Il Museo Civico di Torino, oltre il quadro citato conserva una raccolta di incisioni all'acquaforte.

 

Il suo dipinto Che c'è? è conservato presso la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza.




 

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