Opere di questo autore


Pietro Paoletti

Paoletti Pietro

Belluno 1801 / Belluno 1847

Pittore, Incisore, Decoratore
Biografia

da A.M. Comanducci

Nato a Belluno il 24 settembre 1801, mortovi il 23 ottobre 1847. Allievo di Giovanni Demin, fu miglior colorista che disegnatore, e nelle sue numerose opere ad olio e a fresco si riscontrano le caratteristiche della Scuola veneta fuse con quelle della romana. Nell'affresco fu imitatore del Domenichino. Visse lungamente a Roma, alla corte del papa Gregorio XVI, e decorò di sue opere, ad olio, a fresco e a tempera, vari palazzi romani fra i quali quello dei principi Torlonia. Vari dipinti eseguì presso famiglie private di Napoli e Rieti, nelle Cattedrali di queste città e nei palazzi dei conti Vincenti e Crispolti. Col cardinale Zurla, suo amico e ammiratore, compì un viaggio archeologico e artistico in Sicilia. Espose: a Venezia, nel 1838, "Mosè fa scaturire le acque per dissetare il popolo ebreo" (disegno a penna); nel 1840, "I primogeniti dell'Egitto" e "Santa Caterina della Ruota"; a Milano, nel 1842, "Il Tasso fuggiasco visita la sorella a Sorrento"; "Maria Stuarda si congeda dagli amici per avviarsi al patibolo"; "Il passaggio del Mar Rosso" (disegno a penna), ed "Episodio dell'inondazione del Po nel 1839"; a Venezia, nello stesso anno, "Alfonso I di Ferrara ordina al Tiziano di dar compimento all'ultimo lavoro del Bellini"; nel 1843, a Trieste, il suddetto quadro; nel 1844, a Milano, "Il trionfo di Mardocheo"; "Ritratto del pontefice Gregorio XVI" e "Morte di Imelda Lambertazzi e di Bonifacio de' Geremei"; a Venezia, nel 1846, "Donna al bagno". Altre opere: "I deputati della città di Belluno presentano omaggio a Gregorio XVI", nella sala maggiore del Seminario Gregoriano di Belluno; "Il Beato Enrico", conservata nel tempietto dedicato al Beato stesso in Padova; "Ritratto di Gregorio XVI" conservato nel Palazzo Municipale di Belluno; "Dante incontra il fiore dei poeti latini", nel Museo Civico di Padova; "Laura esce dal bagno", pure in quel Museo civico; "Il conte Ugolino"; "La burrasca"; "Ritratto di Giovanni Antonio De Manzoni". Fra i suoi affreschi si ricordano: "Gli Dei dell'Olimpo", nel palazzo dei conti Ercole di Thiene; "Le feste di Diana", nel Casino Pedrocchi di Padova; "San Benedetto"; "Italiade"; "Idilli" in casa del cav. Angelo Ricci; "Prometeo", nel palazzo del comm. conte Andrea Cittadella Vigodarzere (Padova); "Esopo Logopèo", nel palazzo del nob. G. De Manzoni; "Le principali feste della Vergine", in sei quadri a fresco nella Cattedrale di Rieti; "La Santissima Trinità, Fede, Speranza, Carità", nella Cappella del Sacramento, pure della Cattedrale di Rieti; "Il Battesimo di Cristo"; "Le quattro Virtù" e "La morte di San Benedetto", nella Basilica di Montecassino. E ancora: "Ritratto del pittore Demin"; "Erminia fra i pastori".



 

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