Alfredo Protti

Protti Alfredo

Bologna 1882 / Bologna 1949

Pittore
Biografia

Nel 1909 partecipa alla VIII edizione della Esposizione Internazionale Biennale d'Arte della Città di Venezia esponendovi "Fioretta" ed è ancora presente alla IX edizione del 1910 con "Il piumino" e "Interno", alla X del 1912 con "Fiorina sola", "Aurora" e "Sonnellino", alla XI del 1914 con "La nonna giovane", "L'afa" e "Riflessi rossi", alla XII del 1920 con "Fiori di seta", "Gisella" e "Allo specchio", alla XIII del 1922 con "Vanità" e "Alla toilette", alla XV del 1926 con "Sogni". Nel 1911 partecipa alla Esposizione Internazionale di Belle Arti di Roma con i dipinti "Modella" e "Il palloncino" e sempre a Roma è presente alle quattro edizioni della Esposizione Internazionale d'Arte della Secessione dal 1913 al 1916.
 
da A. M. Comanducci
Nato a Bologna il 26 aprile 1882.
Fu allievo di Domenico Ferri nell'Accademia della sua città, e si dedica specialmente al quadro di genere nel quale ama in particolar modo ritrarre l'intimità femminile.
Esordì nel 1906, a Bologna, e da allora espose alle principali Mostre italiane, ottenendo premiazioni alle «Francesco Francia» di Bologna e vincendo nella città stessa, per tre volte il concorso Curlandese.
Nel 1909 inviò alla Biennale Veneziana "Fioretta"; nel 1910: "Il piumino" e "Interno"; nel 1911, alla Esposizione tenutasi in Roma in occasione del Cinquantenario, presentò "Il palloncino" e "Modella"; l'anno dopo, alla Biennale Veneziana, figurò con: "Aurora"; "Sonnellino" e "Fiorina sola" alla seguente Biennale, con "La nonna giovane"; "L'afa e riflessi, rossi".
Dopo la prima guerra europea partecipò alla Internazionale di Venezia del 1920 con: "Fiori di seta"; "Allo specchio" e "Gisella"; del 1922 con: "La toilette" e "Vanità".
Alcuni dei quadri suddetti e: "Effetti di sera"; "Puntura"; "La prima posa"; "La limonata"; "Lo strappo"; "Fanciullo che si veste"; "Gatto che dorme" e "Riflesso" presentò nello stesso anno alla Primaverile Fiorentina.
Ancora "Lo strappo", con "Prima del ballo", figurò alla successiva Biennale Veneziana, e nel 1926 ve lo rappresentò il quadro "Sogni".
L'anno dopo, all'ottantesima Esposizione Nazionale tenutasi a Firenze in Palazzo Pitti, il Protti inviò: "Toni dorati"; "Natura morta" e il nominato "Fiori di seta".
Egli prese parte alle Quadriennali torinesi del dopoguerra: nel 1919 col citato "Allo specchio" e con "In penombra"; nel 1923 col detto "Effetti di sera" e con "Nudo femminile"; nel 1927 con: "L'attesa" e "Un pensiero".
Espose anche all'estero: a Monaco, Buenos Aires, San Francisco, Pittsburg, Barcellona.
Suoi quadri furono acquistati per la Quadreria Reale e per la Galleria d'Arte Moderna di Roma; altri sono in collezioni private in Italia e all'estero.
Si citano ancora i suoi dipinti: "Ritratto" e "Maschietta", quest'ultimo proprietà dell'avv. Camillo Giussani di Milano.


Opere

In attesa - Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari

Il primo strappo - Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza



 

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