Giuseppe Patania

Patania Giuseppe

Palermo 1780 / Palermo 1852

Pittore, Incisore, Decoratore
Biografia

da A.M. Comanducci

Nato a Palermo il 19 gennaio 1780, mortovi il 23 febbraio 1852. Fu allievo di Giuseppe Velasco e di Vincenzo Riolo e si dedicò all'affresco sacro, al ritratto ad olio, all'acquaforte. Si rammentano fra i suoi lavori murali: "Il martirio di San Placido", nella Cattedrale di Nicosia; "La Trasfigurazione", nella chiesa dei Basiliani in Randazzo; "Santa Chiara", nella chiesa omonima di Salemi; e a Palermo le decorazioni a fresco nella sala della Udienza a Palazzo Reale; "La flagellazione", nella chiesa della Magione; "La Madonna della Catena" nella chiesa di San Giuseppe; "La Trinità", nell'altar maggiore della chiesa di Monte Oliveto; "La Trasfigurazione", "La Cena", "Il Battesimo", nella chiesa di San Nicolò de' Greci. Nel Palazzo Reale di Palermo vi sono inoltre i ritratti ad olio del "Cardinale Gravina"; del "Principe di Campofranco" e del "Marchese delle Favare"; nella Biblioteca Comunale della stessa città sono conservati i ritratti di "Vincenzo Bellini" e di altri illustri siciliani; un bellissimo "Ritratto di sacerdote" si ammira nella Galleria d'Arte Moderna palermitana. Presso l'avv. Eduardo Alfano trovasi una leggiadra "Testa di fanciullo". La Galleria degli Uffizi di Firenze ha il suo "Autoritratto". All'acquaforte il Patania illustrò le «Poesie» del Meli ed il «Telemaco» di Fénelon.

La Pinacoteca Zelantea di Acireale conserva alcuni suoi ritratti, tra cui quello dello scultore Rosario Anastasi.



 

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