Luigi Michelacci

Michelacci Luigi

Meldola - Forli' 1879 / Firenze 1959

Pittore
Biografia

da A. M. Comanducci
Nato a Meldola (Forlì) nel 1879.
Autodidatta. Giovane, si recò a Parigi dove ebbe modo di ammirare i paesisti francesi dell'Ottocento, poi tornato in Italia, peregrinò attraverso la Penisola, osservando e notando.
Ammiratore di Mario De Maria, ne subì l'influenza, come si nota in uno dei primi lavori, "Vecchio mulino".
Da allora fu un seguirsi di piccoli quadri, un continuo sforzo verso una più sicura personalità, una preparazione ad opere di più largo respiro.
Dette la misura della raggiunta maturità nel quadro "I mendicanti", presentato al concorso Ussi nel 1924, che non vinse il premio soltanto per una questione di regolamento. Ma ormai egli si era affermato.
Ricominciò coi quadretti: "Le case sopr'Arno"; "Il ponte sospeso alle Cascine"; "Tramonto sull'Arno"; "Piazza Santa Trinità"; "Ponte Vecchio"; "Cieco"; "L'elemosina"; "Lo sgombero"; "Case al sole".
All'Esposizione di Palazzo Pitti tenuta in Firenze nel 1927 presentò "Un meriggio d'estate", ma solo il tempo e la sua incontentabilità gli avevano impedito di figurarvi con "Il chiasso delle Misure a Firenze", che è una delle sue più belle opere.
Poco dopo eseguì "Fine di un giorno", nel quale è decisamente affrontato il problema della luminosità vespertina; poi "Autoritratto"; "Mattino"; "La porta a San Frediano"; "Sul greto d'Arno a Rovezzano"; "Mattino soleggiato in via Bronzino"; "Il Ponte alle Grazie"; "Cortile con orci"; "Mattino d'inverno al Pignone"; "Monache e bimbe sull'argine di un fiume"; "L'Arno presso San Nicolò"; "Tramonto a Venezia"; "Canale a Venezia"; ed infine "Il bagno" e "I cenciaioli".



Mario De Maria (bio)



 

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