Adolfo Mattielli
Mattielli Adolfo
Soave - Verona 1883 / Soave - Verona 1966
Pittore, Decoratore
Biografia
da A. M. Comanducci
Nato a Soave (Verona) il 17 gennaio 1883.
Studiò a Verona all'Accademia Cignaroli sotto gl'insegnamenti di Mose Bianchi e di Alfredo Savini, e poichè non poteva vivere in città, si sobbarcava quotidianamente a venti chilometri di cammino per venire da Soave.
Dopo essere stato ammesso con un "Ritratto di donna" alla Galleria di Monaco di Baviera, nel 1907 espose alla Biennale di Venezia "Tersicore"; nel 1909, "Voce dell'anima"; nel 1910, "Idillio infantile" e "Ottobre a Soave", acquistato quest'ultimo dal Museo di Verona; nel 1912, "Trastulli infantili" e "La stella di Natale", acquistato per la Galleria d'Arte Moderna di Venezia; nel 1914, "La zingara", collocato nella Galleria Marangoni di Udine; nel 1922, "Musica campestre" e nel 1924, ultimo anno che espose opere alla Internazionale di Venezia, "Adorando".
Dopo il 1924 si è dedicato quasi esclusivamente all'arte sacra, in particolar modo all'affresco, con una sua speciale tecnica definita dal Mattielli «pittura semovente».
Ha eseguito quattordici affreschi nella chiesa di Soave, fra i quali "Il Buon Pastore"; "I quattro Evangelisti"; "San Lorenzo e i poveri"; "L'Annunciazione".
Sono pure del suo pennello tutti gli affreschi della Chiesa Francescana di San Daniele di Lonigo, quelli della chiesa di Volpino (Verona), e "Il Buon Pastore", sulla facciata della chiesa di San Zeno d'Arzignano.
Della sua infaticabile e appassionata attività è traccia in molti templi del Veneto, dove il Mattielli trascorse la sua vita serena, votata esclusivamente all'arte.
Partecipa alla Esposizione Italiana "Italian Exhibition Earl's Court" a Londra nel 1904, organizzata dalla Italian Chamber of Commerce a Londra, esponendovi il dipinto "Sunset on Lago Maggiore".
Mose Bianchi (bio)
Alfredo Savini (bio)
Nato a Soave (Verona) il 17 gennaio 1883.
Studiò a Verona all'Accademia Cignaroli sotto gl'insegnamenti di Mose Bianchi e di Alfredo Savini, e poichè non poteva vivere in città, si sobbarcava quotidianamente a venti chilometri di cammino per venire da Soave.
Dopo essere stato ammesso con un "Ritratto di donna" alla Galleria di Monaco di Baviera, nel 1907 espose alla Biennale di Venezia "Tersicore"; nel 1909, "Voce dell'anima"; nel 1910, "Idillio infantile" e "Ottobre a Soave", acquistato quest'ultimo dal Museo di Verona; nel 1912, "Trastulli infantili" e "La stella di Natale", acquistato per la Galleria d'Arte Moderna di Venezia; nel 1914, "La zingara", collocato nella Galleria Marangoni di Udine; nel 1922, "Musica campestre" e nel 1924, ultimo anno che espose opere alla Internazionale di Venezia, "Adorando".
Dopo il 1924 si è dedicato quasi esclusivamente all'arte sacra, in particolar modo all'affresco, con una sua speciale tecnica definita dal Mattielli «pittura semovente».
Ha eseguito quattordici affreschi nella chiesa di Soave, fra i quali "Il Buon Pastore"; "I quattro Evangelisti"; "San Lorenzo e i poveri"; "L'Annunciazione".
Sono pure del suo pennello tutti gli affreschi della Chiesa Francescana di San Daniele di Lonigo, quelli della chiesa di Volpino (Verona), e "Il Buon Pastore", sulla facciata della chiesa di San Zeno d'Arzignano.
Della sua infaticabile e appassionata attività è traccia in molti templi del Veneto, dove il Mattielli trascorse la sua vita serena, votata esclusivamente all'arte.
Partecipa alla Esposizione Italiana "Italian Exhibition Earl's Court" a Londra nel 1904, organizzata dalla Italian Chamber of Commerce a Londra, esponendovi il dipinto "Sunset on Lago Maggiore".
Mose Bianchi (bio)
Alfredo Savini (bio)
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