Raffaele Laudati

Laudati Raffaele

Altamura - Bari 1862 / Napoli 1941

Pittore, Illustratore, Caricaturista
Biografia

da A.M. Comanducci ediz 1962
Nacque a Napoli nel 1862. La madre voleva che egli fosse un avvocato. Si manifestava, invece, in lui una vocazione istintiva per l'Arte. Essa ebbe modo di estrinsecarsi mediante riuscite caricature, eseguite negli ambienti aristocratici della città di Bari, ed anche nei caffè di Roma, frequentati da uomini politici, artisti e mondane. Autodidatta di valore, sperimentò il vantaggio di sentirsi libero dalle rigide e severe regole concettuali. Nel 1887, Bellinzoni, direttore de "Il Cicerone", lo invitò a collaborare nel suo periodico con caricature di personalità del mondo romano del tempo. L'originalità dello stile venne discusso e ammirato ad un tempo. Il successo fu il lievito della sua decisione: dedicarsi all'Arte completamente. Egli lo fece, recandosi tosto a Parigi, ove inaugurò una certa maniera per cui i tratti vigorosi, decisi, ineguagliabili dei suoi disegni, differivano dal genere solito dei croquis dell'epoca. Impossibilitato per temperamento ad adattarsi a ridurre nell'angusto schema di preesistenti modelli le sue composizioni umoristiche, cercò di creare uno stile nuovo, che lo pone fra i precursori della tecnica contemporanea. I maggiori giornali umoristici accolsero i suoi lavori originali per illustrazioni. Essi furono riprodotti dalla stampa inglese e tedesca. Ebbe l'onore di essere il solo disegnatore ufficiale presente all'Esposizione Universale di Parigi del 1889. Fu alieno dal commercialismo artistico; e perciò dal disegno passò alla pittura e divenne ritrattista emerito. Da Parigi passò a Londra, ove sparse parecchi ritratti di alte personalità del tempo. Verso la fine dell'Ottocento, fece ritorno in Napoli. Dopo la morte del fratello e successivamente della madre, la sua fantasia, non ancora placata dal dolore, accelerò in lui il bisogno di esprimere le sue impressioni, emozioni ed emotività. Talchè, pur continuando l'attività di ritrattista, cominciò a comporre opere impegnative. E, anche in questa terza fase della sua attività artistica, si rilevò precorritore della tecnica onesta e seria. Non vendeva nè esponeva, anche perchè quel suo genere non era stato ancora compreso. Nel 1914 fece ritorno a Parigi nel pieno fervore dela prima guerra mondiale. Un giornalista autorevole: Chassaigne de Nèronde, lo indusse negli ambienti aristocratici e politici, ove il Laudati eseguì eccellenti ritratti, fra cui, ammiratissimi, quelli di "Albert Besnard", di "Josè Thery" e del direttore della Banca Morgan, "Nirdlinger". Nel 1924, e nell'anno successivo, numerose volte invogliato, cedette alfine ed espose, per la prima volta, in una Galleria della Rue de la Boètie parecchie sue composizioni, che gli valsero, nel 1926, ospitalità nel Salone d'Autunno, ove presentò alla critica, fra gli altri, "La Drigue" (una cocainomane nuda in atteggiamento convulso), "Les voix la nuit" (quadro di grandi dimensioni: in primo piano la figura di un viveur il quale sogna donne discinte, il cui numero è difficile enumerare). Espose, inoltre, numerosi nudi, tra i quali uno che si riproduce nello specchio, vari paesaggi e ritratti giudicati, allora, di avanguardia dai critici del Journal e da Ambroise Vallard del Figaro. Ammalatosi, lasciò la Francia e ritornò a Napoli, dove morì nel 1941.
 
 
Padre della pittrice Tina Laudati. Nel 2009 presso il Palazzo di Città di Altamura si è tenuta una mostra dedicata ai Laudati "Laudati a Palazzo".

Bibliografia

A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962

Tina Ludati - Raffaele Laudati e la sua opera (1862-1941) - Napoli

Le Figaro - Parigi 1941

Opere

Richiamo carboncino - Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari

Paesaggio luminoso - Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari

Nudo di donna - Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari



 

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