Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

Nato a Venezia il 4 aprile 1885. Fu allievo dell'Accademia di Brera con Cesare Tallone. Alla Quadriennale di Torino del 1908 fu notato un suo "Mattino". Poi, dopo una breve parentesi futurista, egli partecipò alla Primaverile Fiorentina e alla Internazionale Veneziana del 1922, rispettivamente con "Un caduto"; "Riviera" e "Paese", e con "Panorama" e "Zinie", dimostrando coi fatti di seguire il suo nuovo credo: "idee chiare chiaramente espresse". Con Mario Sironi, Anselmo Bucci, Ubaldo Oppi, Emilio Malerba, Achille Funi e Pietro Marussig, battezzò e fondò il movimento cosiddetto del «Novecento», ed alla Internazionale di Venezia del 1924 espose, con loro, "Amore: discorso primo". Dipoi partecipò a tutte le Biennali Veneziane nel 1926, con "Gli storni", "Beccaccini di ripasso"; nel 1928, con "Conchiglie"; "Lavagna"; "Il Lambro a Melegnano", ora nella Galleria d'Arte Moderna di Firenze; "Libri", alla Galleria d'Arte Moderna di Milano, dove è pure conservato "Il malore"; nel 1930, con "Interno - Massaia"; "Germani, beccaccino e frullino"; nel 1932 con: "Ragazza"; "Nitticore"; "Anatre"; "Il pane"; "Il rondone"; "Ora di quiete"; "Ravanelli"; "Mele". Altre opere: "Il terrapieno"; "Strada in mezzo alla marcita"; "Cacciatore che spara ad un airone"; "L'ultimo colpo". E' artista modesto, accurato, delicato, cui sono noti tutti i segreti della pittura, e che ha consumato tutte le esperienze.

Partecipa alla Esposizione Nazionale d'Arte a Brera nel 1916, con il dipinto "Nel bosco dei castagni".