Oreste Da Molin

Da Molin Oreste

Piove di Sacco - Padova 1856 / Piove di Sacco - Padova 1921

Pittore
Biografia

da A. M. Comanducci ediz 1962
Nato a Piove di Sacco (Padova) il 19 maggio 1856, mortovi il 17 dicembre 1921. Ebbe i primi rudimenti dell'arte da Antonio Tessaro e, mandato a Venezia nel 1873, vi frequentò quell'Accademia. Animo aperto alle nuove vie della pittura italiana, sentì l'influenza di Domenico Morelli, che aveva frequentato per diverso tempo, e tale assimilazione conservò anche nelle sue ultime tele. Ebbe grande attività e trattò il quadro di genere, ispirandosi soprattutto alla vita del suo tempo in Venezia e dipingendo con un brio, una naturalezza e un a spontaneità personali. Si ispirò anche, come Giacomo Favretto, alla vita del '700 veneziano, e con alcune opere si accostò molto a lui. Poco conosciuto in Italia, fu apprezzato e spesse volte premiato alle esposizioni estere. A Parigi frequentò assiduamente il Salone, dove figurò la prima volta nel 1886. Esordì all'esposizione dell'Accademia veneziana con un quadretto di genere, "In attesa di un compratore". Nel 1881 all'Esposizione Nazionale di Milano partecipò con due opere, "I pittori xe tuti mati" e "L'ultimo ricordo di famiglia", acquistato quest'ultimo dal comitato promotore della mostra, per la lotteria artistica. Nello stesso anno, alla Mostra d'Arte Antica di Venezia espose "Una partita a carte" nel 1887 pure a Venezia, all'Esposizione Nazionale, il trittico "Ben nutriti"-"Mal nutriti"-"Tristitia". Altre sue opere: "Cara, ti xe tanto bela"; "La parodia dei forzati"; "Antichità", esposta nel 1889 all'Internazionale di Parigi, "Scrivani pubblici", esposta a Lipsia, (1894); "Diurnisti a due lire", a Venezia nel 1895; "Tavolozza politica", nel 1896 a Barcellona; e nel 1898, pure a Barcellona, il suo già noto dipinto "I mal nutriti", per il quale guadagnò una medaglia d'argento; "Angoscia", acquistata dal Re alla Mostra veneziana del 1897 e donata a quella Galleria d'Arte Moderna; "Barbieri" e "Scrivani di Stato", a Torino nel 1895; "Blondette", a Parigi nel 1899; "Soli al mondo", a Leningrado nel 1902; "Scopriti, passa un ferito del lavoro", a Londra nel 1906. Le sue opere si trovano sparse in molte collezioni private; circa trecento sono conservate dai nipoti a Padova. Fra i ritratti si ricordano: quello di "Verdi"; dello "zio Romanio"; del "Figlio"; del "senatore Vettore Giusti del Giardino".


da Le Biennali di Venezia - Esposizione 1895 e 1897
Nato nel 1857 a Pieve di Sacco, vive a Venezia.
Nota peculiare di questo artista è la satira sociale. Non solo egli rappresenta tipi e scene caratteristiche della vita moderna nelle sue condizioni più disagiate, ma esprime apertamente un pensiero di rivendicazione.
Valgano ad esempio il dittico «I male e ben nutriti» . esposto a Venezia nel 1887 e «Diurnisti a due lire», che figurò nell'Internazionale del 1895.
Il Da Molin è molto stimato all'estero, specialmente in Germania, dove il suo quadro a «Scrivani pubblici» fu testè acquistato per una pubblica galleria.

Bibliografia

A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962

 

Catalogo I Esposizione Internazionale d'arte della Città di Venezia - 1895

Catalogo II Esposizione Internazionale d'arte della Città di Venezia - 1897



 

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