Opere dell'autore


Salomon Corrodi

Corrodi Salomon

Fehraltorf 1810 / Como 1892

Pittore
Biografia

Allievo di Johann Jakob Wetzel a Zurigo, partì alla volta dell'Italia giungendo a Roma nel 1832, accolto dalle locali comunità svizzera e tedesca.
Qui conobbe il pittore berlinese Franz Ludwig Catel che lo accolse nel suo studio e li iniziò a dipingere a olio passando ben presto all'acquerello.
Nel 1881 entrò a far degli parte della Società degli acquerellisti in Roma ed alla VI mostra espose Marina di Vico Equense, Golfo di Napoli, Villa d'Este a Tivoli e Riva de' Schiavoni a Venezia.
Corrodi va considerato uno dei più sensibili protagonisti di quel Grand Tour mediterraneo che spingeva i pittori dell'Ottocento a percorrere tutta l'Italia alla ricerca di immagini suggestive da riprodurre.
Venne nominato professore e membro onorario dell'Accademia di San Luca.
Anche i figli Hermann Corrodi e Arnold Corrodi seguirono con successo le orme del padre, preferendo però la pittura ad olio all’acquerello.



da A. M. Comanducci ediz 1962
Di famiglia romana, nacque a Fehraltorf (Cantone di Zurigo) il 19 aprile 1810, morì a Como nell'anno 1892. Padre di Arnold Corrodi e di Hermann Corrodi . Il suo padrino Von Schwerzenbach cooperò alla formazione artistica del figlioccio, il quale inviato a Zurigo, entrò nello studio di un mediocre pittore, poi passò alla scuola del paesista Johann Jakob Wetzel. Nel 1832 andò a Roma dove frequentò lo studio di Franz Ludwig Catel. Esordì nelle esposizioni romane. La fama del Corrodi comincia nel 1840, con la venuta a Roma dell'Imperatore di Russia, Nicola, il quale, visitando un'esposizione ordinata in suo onore gli acquistò una serie di quadri, dando commissione di altri. La colonia russa, assai numerosa in quel tempo, gli dette molto lavoro, per circa venti anni. Nel 1843 venne chiamato a Firenze dal Granduca che gli procurò molte commissioni.  Nel 1849 si rifugiò con la famiglia a Zurigo. Si recò a Venezia per dipingervi degli acquerelli che, esposti a Monaco, riscossero grande ammirazione; e l'anno seguente eseguiva delle vedute nel Berner Oberland. Recatosi in Inghilterra nel 1863 fu presentato alla Regina Vittoria, che gli fu prodiga di gentilezze e di commissioni. Morì a Como mentre si accingeva a ritornare a Roma. Trattò la figura e il paesaggio animato, ricco di colore e forma, e i suoi quadri, ancora oggi, sebbene tutti nel particolare scrupoloso, sono assai pregiati. Si citano: "Piazzetta nel crepuscolo", proprietà dell'Accademia di San Luca in Roma; "Ruscello di montagna", già proprietà dell'Imperatore di Russia; "Barche dei pescatori".

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
L. Servolini - Dizionario illustrato incisori italiani moderni e contemporanei - Milano 1955
A. De Gubernatis - Dizionario artisti italiani viventi
Thieme Becker  - Kunstlerlex - 1912



 

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