Primo Conti

Conti Primo

Firenze 1900 / Fiesole - Firenze 1988

Pittore
Biografia

da A. M. Comanducci ediz 1962
Nato a Firenze, ove vive,  il 16 ottobre del 1900. Debuttò giovanissimo partecipando ad una esposizione nella sua città nel 1913. Fu attratto dal movimento futurista e vi aderì prendendo parte alla Prima Esposizione d'Arte Futurista tenuta a Milano nel 1918. Nelle mostre successive, a Firenze, a Roma, a Milano, ha inviato opere che non hanno più nulla a che vedere col futurismo, anche se in esse notasi una tormentata ricerca di novità. Nel 1920 figurò a Ginevra all'Esposizione d'Arte Internazionale di Avanguardia, nel 1922 alla Primaverile Fiorentina presentò "Ritratto di donna"; "I giocolieri"; "Autoritratto" e disegni. Alla Biennale Romana del 1925 ebbe una saletta personale dove erano riuniti alcuni originali ritratti di signore cinesi, fra i quali quello della "Borghese di Canton" e quello di "Lung-Juk", col quale aveva vinto il premio Ussi; "La disputa di Gesù coi dottori"; "Il ratto delle Sabine" e il trittico "Golgota". Nel 1926 espose alla Biennale di Venezia un gruppo di opere che convinsero pubblico e critica della continua ascesa di questo giovane artista: "Nuotatore"; "Ritratto di ballerina dormiente"; Ritratto di Domenico Trentacoste"; "Ritratto di giovanetta umbra"; "Ritratto di bambina" e "Ritratto di Salvini nella maschera di Stenterello". Alla XXIV Biennale veneziana espose "Liuba"; alla Quadriennale Romana del 1948 fu presente con due opere; alla Mostra di Pittura Contemporanea (Pisa 1947) espose fuori concorso: "Forme architettoniche di una mendicante", "Maria Novella". Il suo primo quadro, esposto a 13 anni, era "l'Autoritatto" che ancor oggi ci meraviglia e che resta fra i suoi quadri più interssanti. Nel 1930 "il suo spirito si placa nella serena atmsfera del lavoro e della famiglia... ritrova il suo equilibrio nel diretto contatto con la realtà" (Torriano). Recentemente Stefano Cairola scrisse: "Abbandonato a se stesso, l'antico istinto del narratore lo porta al raccontare simbolico, alla scenografica evocazione eroica. Ma il celebratore minaccia di diventare niente di più di un decoratore. Oggi, uscito fuori dalle zone morte dell'illustrazione, possiamo anche credere che Conti, dalla castigata esperienza, riprenda valido controllo di se". Primo Conti è titolare della cattedra di Pittura dell'Accademia di Belle Arti di Firenze.  Oltre che pittore, è scrittore e poeta.

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
H. Vollmer - Kunslerlex - 1953
Grande Dizionario Enciclopedico - Torino 1941
Enciclpopedia Italiana Treccani - 1938
Filippo de Pisis - Pittura moderna - Ferrara 1919
Giorgio De Chirico - Memoria della mia vita - Roma 1945
L. M. Personè - Pittori toscani del Novecento - Firenze 1952
Catalogo Personale Galleria La Pantera - Lucca 1956
P. Torriano - Primo Conti - Firenze 1941   1943
G. Papini - Primo Conti - Firenze 1946
Il Secolo XX - Genova 1916
Roma Futurista - 1920
Corriere della Sera - 1924
La Nazione - 1925
Dedalo - 1925  1932
Illustrazione Italiana - 1938  1948
Chi è? - Roma 1940
La Stampa - Torino 1939
Meridiano di Roma - 1941
Fiera Letteraria - Roma 1956
Le petit Parisien - 1935

Opere

Natura morta, selvaggina 1865 - Galleria d'Arte Moderna di Genova



 

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