Traiano Chitarin

Chitarin Traiano

Venezia 1864 / Venezia 1935

Pittore
Biografia

Frequenta per tre anni l'Accademia di Belle Arti della sua città, ma abbandona ventenne gli studi classici per darsi alla pittura. Espone per la prima volta a Venezia nel 1887, negli anni successivi è spesso presente alle Biennali e a numerose esposizioni italiane ed internazionali.
Nel 1923 gli viene assegnata una medaglia d'oro dalla Società degli Amici dell'Arte di Torino, in occasione di una sua mostra personale.
Figlio della Laguna è uno dei pochi pittori paesaggisti veneziani che dipingono fuori dal fascino lagunare, tra i luoghi a lui più cari ci sono le provincie di Belluno e di Treviso.
Le sue vedute sono di solito albe azzurre, pomeriggi grigi, o crepuscoli nebbiosi con sognanti sfumature soffuse ma concepite con uno schietto realismo.
Non pochi elementi paesistici e tecnici del suo primo periodo richiamano la nitidezza di Guglielmo Ciardi, e la pittura di Bartolomeo Bezzi, non va trascurata l'amicizia che lo lega a Filippo Carcano, e a Vittore Grubicy De Dragon.
Benestante di famiglia, non è costretto a guadagnare con la pittura, e il suo carattere modesto gli permette di lavorare solo per il piacere di fare arte ma con il tormento e l'inquietudine di chi è spinto ad una ricerca senza tregua di mezzi per esprimersi, e di fonti d'ispirazione.
La Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma conserva la sua opera Autunno, del 1909.

da A. M. Comanducci ediz 1962

Nato a Venezia nel 1864 morto quivi il 4 aprile 1935.
Frequentò per tre anni l'Accademia di Belle Arti della sua città e vi espose per la prima volta nel 1887 alla Biennale, dove in seguito è stato sempre presente e per due volte in qualità di membro della giuria.
Ha esposto pure alle altre principali mostre italiane e a parecchie straniere.
Nel 1923 gli venne assegnata una medaglia d'oro dalla Società degli Amici dell'Arte di Torino, in occasione di una sua mostra personale.
Alcune sue opere più espressive: "Mattino brumale" e "Malinconia", attualmente nella Galleria d'Arte Moderna di Venezia; "Luci vespertine", nella Galleria d'Arte di Santiago del Cile; "Autunno", nella Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma; "Il giorno declina"; nella Galleria d'Arte di Buenos Aires; "Fuochi del vespro", nella Galleria di Stato di Leningrado; "Il parco sotto la neve", nella Galleria di Lima nel Perù; "Sera d'estate", nel Castello Sforzesco a Milano; "Nel Bosco" e "Notte a Venezia", esposte a Palermo nel 1892; "Bosco sotto la neve" e "Torrente", a Milano nel 1894; "Prima neve", a Torino nel 1898; "Nella palude", a Leningrado nel 1898.
Le sue visioni paesistiche sono di preferenza albe azzurre o grigi meriggi, vedute di canali dalle acque tranquille o crepuscoli nebbiosi con sfumature soffuse di sogno, nonostante la loro piena evidenza e lo schietto realismo con cui furono concepite.





 

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
Thieme Becker  - Kunstlerlex - 1912
Roma Letteraria - 1901
L'Arte - 1909
Emporium - 1910



 

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