Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

Nato a Reggio Calabria il 29 luglio 1835, mortovi il 5 dicembre 1878. Apprese i primi elementi della pittura da Ignazio Lavagna e poi a Napoli, nel 1856, da Salvatore Fergola. Nel 1857, accusato di cospirare contro il governo dei Borboni, dovette fuggire da Napoli. Si portò a Reggio, indi a Roma dove stette dal 1857 al 1862, studiando assiduamente dal vero, ritraendo dì preferenza paesaggi e animali, pervenendo così a una maniera dì pittura semplice, spontanea e commovente come l'animo espansivo dell'artista. Nel 1859 espose alla Mostra di Belle Arti di Napoli "Uno stagno con pascoli e animali", acquistato dalla Real Casa per il palazzo di Caserta. Nel 1864 a Torino: "Somarelli tra i fiori" e "Somarelli tra le spine". Nel 1865 a Milano, "Raccolta del fieno", acquistato dalla Provincia di Reggio che lo conserva tuttora nel suo palazzo. Nel 1867 a Parigi, "Primavera" e "Paludi d'Ostia"; nel 1868, "La quiete", al concorso indetto a Firenze dal Governo, dove guadagnò il primo premio. Ancora a Firenze nel 1879, "Aspromonte", e nel 1880 sette quadri ideati e composti durante un viaggio in Egitto. Altre opere: "Veduta del torrente di Melito"; "Ricordo del Lago Maggiore", "La foresta di pini a San Rossore"; "Prepotenza e virtù"; "Derelitta" (bozzetto); "Confini feudali"; "Carovana nel deserto" e "Mercato di cammelli al Cairo". Coltivò anche la litografia e nel 1870 si dedicò alla ceramica, divenendo direttore artistico della fabbrica di maioliche e porcellane del Marchese Ginori. Sono apprezzate alcune sue litografie di paesaggio.