Lionello Balestrieri

Balestrieri Lionello

Cetona - Siena 1872 / Cetona - Siena 1958

Pittore, Incisore
Biografia

Pittore estremamente eclettico e versatile usa con uguale disinvoltura le varie tecniche quali l'olio, l'acquerello, il pastello e l'acquaforte. Nato in una famiglia di modeste condizioni economiche frequenta all'Istituto di Belle Arti di Napoli prima i corsi di Gioacchino Toma, poi dopo qualche anno riprende gli studi interroti per motivi economici sotto la guida di Domenico Morelli. Nel 1896 un pensionato di pittura  gli consenti di trasferirsi a Parigi dove nel 1897 espone al Salon e nel 1900 riceve la medaglia d'oro all'Esposizione Universale con il grande dipinto "Beethoven"  ripresentato un anno dopo alla Biennale di Venezia, ed acquistato dal Museo Revoltella di Trieste. Sulla scia della popolarità e del successo ottenuto è presente al Salon fino al 1911, e partecipa a numerose esposizioni sia in Italia che all'estero. Allo scoppio della prima guerra mondiale torna in Italia, va a vivere a Napoli dove è nominato direttore del museo Artistico ed Industriale e poi dell'Accademia dove i suoi tentativi di rinnovare i metodi di insegnamento scatenano non poche polemiche. Sono nel tempo notevoli le sue evoluzioni artistiche, è  sempre attento ai movimenti di avanguardia, al punto che  presenta nel 1926 tre opere futuriste alla Biennale di Venezia. Attratto dal regime è uno dei sostenitori del Sindacato fascista delle Belle Arti, crea il gruppo degli "Ostinati" del quale fanno parte gli artisti che si affermano durante il ventennio come esponenti dell'arte ufficiale del regime.

Nel 1950 è stato pubblicato il volume "Lionello Balestrieri" da Giannini & Giovannelli in Firenze, con una premessa critica di Vittorio d'Aste.

Nel 2000 si è tenuta a Firenze, alla Galleria Pananti, la mostra retrospettiva  "Lionello Balestrieri (Cetona 1872 – 1958)", promossa dalla Fondazione Lionello Balestrieri e dal comune di Cetona in collaborazione con Enic Organizzazione Congressi e Monte dei Paschi di Siena, curata da Alessandro Marabottini, 


da A. M. Comanducci ediz 1962
Nato il 12 settembre 1872 a Cetona (Siena) ed ivi morto il 25 ottobre 1958. Per vari anni diresse il Museo di Arte Industriale di Napoli. Iniziò i suoi studi all'Istituto di Belle Arti a Roma e li continuò nell'Istituto di Napoli alla scuola di Domenico Morelli, dei cui insegnamenti seppe approfittare nella sua vita artistica. A ventidue anni si recò a Parigi dove nel 1900 creò il "Beethoven" che gli diede vasta notorietà. L'opera fu premiata con medaglia d'oro all'Esposizione Universale di Parigi e fu acquistata per il Museo Revoltella di Trieste, nel quale tuttora trovasi. Tratta di preferenza la figura, il quadro storico e quello di genere. Al Salone di Parigi ha esposto dal 1897 al 1909: "In attesa di gloria"; "Mimì Mimì"; "Il Quattordici Luglio" (guazzo); "Beethoven"; "Una scena tratta dall'Oeuvre di Zola", premiata con medaglia d'oro; "La donna del poeta"; "Musette"; "Chopin", trittico premiato con medaglia di terza classe; "Ritratto della signora B." e "Lettrice". A Roma nel 1902 alla Società Amatori e Cultori di Belle Arti (Esposizione Internazionale di bianco e nero) figurò il "Canto IX del Paradiso"; a Bruxelles nel 1903, ai Salone Triennale di Belle Arti: "Chopin" e "Pensierosa".Alla Promotrice Salvator Rosa di Napoli nel 1904: "Ultimi giorni di Domenico Morelli"; "Pensierosa"; "Crepuscolo"; "Canale di San Martino"; "Boulevard Pereire"; "Sera" (acquaforte); "Frammenti del Beethoven"; "Notturno", il quale ultimo fu premiato dal Principe di Candriano Giuseppe Caracciolo, allora presidente della Società Promotrice. Maneggia il bulino come i pennelli, conosce la tecnica del processi grafici di riproduzione come i segreti del colore, tratta l'acquaforte, il pastello e il bianco e nero, come le tele ad olio.

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
L. Servolini - Dizionario illustrato incisori italiani moderni e contemporanei - Milano 1955

Thieme Becker  - Kunstlerlex - 1908

Willard - History of modern italian artist - 1902

H. Vollmer - Kunstlerlex - 1953

Chi è ? - Roma 1940

Enciclopedia Italiana Treccani - 1930

Galletti e Camesasca - Enciclopedia della pittura italiana

 



 

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