Giosuè Argenti

Argenti Giosuè

Viggiù - Varese 1819 / Viggiù - Varese 1901

Scultore
Biografia

da Angelo De Gubernatis - Dizionario degli Artisti Italiani viventi - 1889

Illustre scultore lombardo residente a Milano; nato nel comune di Viggiù in provincia di Como il 7 febbraio 1819, già allievo dell'Accademia di Belle Arti di Milano, ma specialmente de' compianti scultori: Abbondio Sangiorgio, Francesco Somai, Benedetto Cacciatori e del pittore Luigi Sabatelli, dopo avere per sei anni studiato a Roma, godendo per tre anni la pensione triennale di Roma, accordatagli dall'Accademia. Egli è, fin dall'anno 1867, cavaliere della Legion d'Onore di Francia, onore conseguito dopo il premio da lui ottenuto nell'Esposizione Internazionale di Parigi per la graziosissima statua "Il sonno dell'Innocenza"; venne pur decorato dell'Ordine della Corona d'Italia, ed è socio onorario dell'Accademia di Belle Arti di Milano, di quella d'Urbino e dell'Istituto di Belle Arti di Napoli. Oltre alle varie opere di minore importanza che ha eseguite, come busti e piccoli bassorilievi per monumenti e busti isolati, a questo insigne artista, amoroso del vero, ma nel talento del quale domina sempre la grazia, si devono i lavori seguenti: un gruppo di cinque figure al naturale rappresentante "La Salute" collocato ora a Loveno sul Lago di Como nella villa Mylius; un'edicola con due busti ed un gruppo rappresentante "La Carità" che conduce un orfanello a deporre fiori sulla tomba di un benefattore, nel Cimitero Maggiore di Milano; monumento rappresentante "La Beneficenza" che accompagna un ragazzo cieco a porgere una corona sul monumento di un benefattore dell'Istituto dei Ciechi di Milano nello stesso Cimitero; "La Religione", statua colossale nell'edicola Keller del detto cimitero; un monumento con due medaglioni e la statua "La Mestizia" nello stesso; "Il Vescovo Novasconi", statua nel Duomo di Cremona; "La Martire" statua di grandezza naturale; "Il sonno dell'Innocenza", id., ove si ammirano una verità di posa, una sicurezza, un abbandono, che al tempo stesso seducono e rattengono; "Una bagnante", id.; "Eva dopo il peccato" bellissima, accasciata e piena di malinconia, id.; "La Rosa degli Amori", id.; "Perseo che libera Andromeda" gruppo al naturale di una grande vivezza ed originalità (1884). I suoi lavori non sono soltanto ricercati; ma parecchi di essi vennero premiati all'Esposizione Nazionale di Firenze, all'Esposizione Internazionale di Parigi, alle Esposizioni Internazionali di Monaco di Baviera (ove l'Argenti ottenne pel "Sonno dell'Innocenza", già premiato a Parigi, la medaglia d'oro), di Vienna, di Filadelfia, di Santiago nel Cile.

 

E' il fratello dello scultore Giuseppe Argenti. Sue opere sono conservate a Viggiù, nei Musei Civici Viggiutesi Enrico Butti.

Bibliografia

A De Gubernatis - Dizionario artisti italiani viventi - 1889



 

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